Archivio mensile:dicembre 2008
a tutte le cose che l’anno ha pensato, ma che poi non ha detto
autoritratto con cocci di bottiglia
(2008, sul finire)
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A volte, quando di notte mi alzo dal letto, non capisco assolutamente perchè il pavimento di linoleum sia fatto così. Ogni piastrella ha delle righe, e ogni riga è diversa dall’altra. Perché?
Anche il tubo del termosifone sembra piegarsi di sua volontà, quasi si annoiasse di essere un tubo e decidesse di diventare un termosifone.
un altro addio
Harold Pinter
premio Nobel per la Letteratura 2005
(Londra, 10 ottobre 1930 – Londra, 24 dicembre 2008)
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Nel 1958 scrivevo:
“Non ci sono forti differenze tra ciò che è reale e ciò che è irreale, nè tra ciò che è vero e ciò che è falso. Una cosa non è necessariamente o vera o falsa, può essere entrambe: vera e falsa.”
Credo che queste affermazioni abbiano ancora un senso e che possano ancora essere applicabili all’osservazione della realtà attraverso l’arte. Come scrittore dunque, concordo con queste parole, ma come cittadino non posso. Come cittadino devo chiedere: Cosa è vero? Cosa è falso?
[1. La verità nel teatro]
Nel dramma la verità è sempre sfuggente. Non la scorgi mai facilmente, ma la ricerca è ineludibile. La ricerca guida naturalmente l’impegno. La ricerca è il tuo compito. Molto spesso riguardo alla verità brancoli nel buio; ti imbatti in essa, o ne intravedi appena un’immagine o una forma che sembra corrispondere alla verità, spesso senza renderti conto che tu stesso l’hai resa reale. Ma la verità, quella autentica, è che non c’è una sola verità da trovare nell’arte drammatica. Ce ne sono molte. Queste verità si sfidano a vicenda, si allontanano a vicenda, si riflettono a vicenda, si ignorano a vicenda, si infastidiscono a vicenda, sono insensibili l’una all’altra. A volte ti sembra di avere tra le mani la verità di un momento, ma poi ti scivola dalle dita ed è persa.