Ti racconterei delle altre storie, sempre più maravigliose… [domani!]

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[originariamente pubblicato nel blog “Il teatro di Sisifo”,
sulla piattaforma Splinder]
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Pubblicato il 21/10/2009 su HanifeAna, Notizie. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 6 commenti.
Sento già la nostalgia che avanza, caro Sisifo, eppure sono trascorsi soltanto pochi giorni!
Attendiamo altre "vite" per Gramsci e i suoi "affetti".
Un caro saluto. Accipicchia
carissima Accipicchia,
è normale sentire nostalgia delle fatiche. Almeno quanto è difficile svestire i personaggi, i desideri e i ricordi. E’ un altro esempio delle nostre follie.
Ti bacio,
A.
Caro Alex, innanzitutto domando come stai e poi: vivi e sinceri complimenti per la locandina, che immagino abbia creato tu, del vs spettacolo. Sei hai messo in entrambi la medesima cura sono convinto che ne avrai ricavato un buon prodotto. Io ho abbandonato il mio blog.blogspot, e ne ho aperto uno qui su spinder. Ne ho anche inaugaurato un’altro, senza troppe pretese, molte idee e qualche dubbio è normale che si abbia (http://giannimudregu.altervista.org/). Ora ancora privo di stampanti e altri strumenti sono decisamente limitato. Mi trovo in un limbo e aspetto di poter ottenere mezzi e denaro attraverso un comune e labile lavoro. La cosa che più manca: i libri, la mia libreria. E certo anche i miei colori. Incredibile, pare che non si possa fare a meno di proseguire, di estendere il nostro essere attraverso proprietà materiali, purchè emanatrici di spirito. ecco, come dire, mi sento decurtato, eppure non dovrei contenere già abbastanza dentro di me? Mah, chissà perchè divago. Sarà l’atmosfera del tuo blog (non a farmi divagare, bensì approfondire, scavarmi nel di dentro).
Fammi avere tue notizie, verrò a trovarti qui. E’ tutto molto interessante.
davvero un gran peccato non potervi acoltare, sono momenti di ricarica, come una pila 🙂
caro Danilo,
mi dispiace così tanto di risponderti con così tanto ritardo…
E’ che sono stato lungamente assente dal blog, come avrai avuto modo di constatare. Talvolta mi capita, come quando sivuole stare lontani a lungo da una casa, ma poi – prima o poi – si desidera tornare.
Ero tanto felice di scoprire un tuo blog da queste parti, ma ho visto che nel frattempo lo hai chiuso, mi spiace. Ma sono sicuro che troverai molti modi per dare spazio alla tua straripante creatività.
Ti ringrazio di ciò che scrivi di questo teatro.
Ora dovrò impegnarmi un po’ per togliere polvere e muffa.
A presto,
A.
cara DiVersi,
dovrai perdonare anche tu questo imperdonabile ritardo.
Grazie, tardive.
A presto.